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Ricordi d’infanzia

8 Giugno 2018
Ricordi d'infanzia

Ricordi d’infanzia. Domenica 27 maggio ’18. Due chef amici. Alberto Gipponi del ristorante Dina di Gussago (BS) e Saulo Della Valle de L’Osteria H2O di Moniga del Garda (BS).  Fuoco e acqua uniti in una serata dai sapori e ricordi lontani.

Emozione mista ad un pizzico di malinconia ritrovarmi a Moniga del Garda, luogo carico di poesia, di ricordi indimenticabili legati alle mie vacanze da adolescente ribelle.

Terra di oli fruttati che si accompagno alla perfezione alla gastronomia locale, di acque limpide e verdi colline.

Acqua e fuoco dicevamo, insieme nella creazione e nella realizzazione di un menù sorprendente, caratterizzato dall’alternanza di personali reinterpretazioni  dei piatti simbolo della loro giovinezza…e non solo.

 

Ricordi d'infanzia

Da dentro il sacchetto…”Casoncello crudo ma cotto”. Profumo, ruvidità, consistenza tipica dei casoncelli freschi, adagiati sul tavolo di casa nei giorni di festa, e,  grazie ad un processo di pastorizzazione e gelificazione studiato a lungo, cotto, diventando così digeribile tanto quanto un casoncello lessato tradizionalmente in acqua.

Chi di noi non ha mai rubati da sotto i tavolo?

E’ negli anni dell’infanzia, infatti, che si consolidano le preferenze in fatto di cibo e abitudini che ci accompagneranno per il resto della vita. Detto tra io, io lo faccio ancora!

     

Un succulento coniglio arrosto omogenizzato, accompagnato da pastina a forma di stelline e rognoncini di vitello. L’antipasto proposto dallo chef Saulo, che tanto temevo di assaggiare per l’incomprensibile blocco psicologico che mi accompagna da anni dinnanzi alle frattaglie, mi ha decisamente conquistata, e con me, anche i numerosi partecipanti alla cena. Soffice e vellutata crema dal sapore gustoso e succulento, altro che gli omogeneizzati dai sapori improbabili ed imbarazzanti…

E chi sono si ricorda “el bertagni'”, piatto settimanale servito in concomitanza con il mercato rionale?

Interessante la rivisitazione dello Chef Gipponi, anzi oserei dire, il piatto che tra tutti mi ha lasciato il segno. Baccala’ norvegese, sapientemente fritto, servito con cipolle stufate e spuma di foje gras. Stupisce per l’alternanza di sapori, dalla punta discreta di acidità della cipolla, alla croccantezza leggera e perfetta della frittura fino ad arrivare al impalpabilità della pregiata spuma. Che dire…chapeaux!

  Ricordi d'infanzia  

Un profumo di prezzemolo fresco mi avvolge  con l’arrivo del “Pollo al bidone”. Ricordo d’infanzia dello chef Della Valle. Il piatto della domenica, abbrustolito nel bidone per l’appunto, ricordato in questa versione volutamente nera, da una morbidezza unica. L’infanzia ha raggiunto anche me, in un attimo.

Ma il dessert? “Risotto? Ma non doveva essere pane burro e marmellata?” Un piccolo assaggio di un risotto molto aromatico, dal profumo importante di rosmarino, servito con marmellata d’arancia e pinoli tostati.

Insolita conclusione di una cena, ma lo chef Gipponi è questo!

    Ricordi d'infanzia

Giochi d’azoto per “Rossana, come una meringa” e di consistenze uniche per “La mela grattuggiata” al termine di un percorso di tutto rispetto che porterò nel cuore.

Ringrazio gli chef per avermi dolcemente riportato indietro negli anni. Riaprire il cassetto dei ricordi è sempre una grande emozione. Grazie e Nicolo’ Brunelli per il materiale fotografico e a Cibo di Mezzo per l’impegno in questo progetto nel quale credo molto.

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