Le mani, sono il primo passaggio di molte cose spesso inosservate, ma di grande valore: la stretta di mano, simbolo di conoscenza. Il tendere una mano, sinonimo di aiuto. Una carezza, la dimostrazione di affetto. Tenersi per mano, la paura di perdersi. Battere le mani, sinonimo di approvazione. Usiamo le mani per tutto, sono spesso al centro di quello che facciamo e che amiamo fare. Le mani raccontano, sono il nostro biglietto da visita, le mani trasmettono ed inviano messaggi. Mani segnate dal tempo che hanno accarezzato mille volti, oppure piccole ed indifese mani di una nuova vita che incontrano per la prima volta le tue. Come è successo a me, tanto tempo fa. Un ricordo indelebile e dolcissimo che mi emoziona ancora. Ed eccole, quelle mani, ormai di donna, che sorreggono il dessert tanto amato. Del resto la Pavlova nasce da una storia d’amore…non poteva essere diversamente…
“Dammi la tua mano…Vedi?Adesso tutto pesa la metà…” (L. Delibes) Ingredienti: Per la Pavlova - 150 gr di albumi a temperatura ambiente
- 220 gr di zucchero semolato fine
- 16 gr di amido di mais
- 1 cucchiaino di cremor tartaro
Per la farcitura - 350 gr di panna fresca da montare
- 25 gr di zucchero semolato fine
- frutti di bosco assortiti
Per la Pavlova: iniziate a montare gli albumi a velocità sostenuta. Quando iniziano a gonfiarsi, unite 100 gr di zucchero. Una volta assorbito, unite a cucchiaiate lo zucchero restante. Montate fino a quanto otterrete una meringa bianca, stabile e lucidissima. A questo punto unite il cremor tartaro e l’amido di mais setacciati, amalgamando fino al totale assorbimento. Formate una nuvola tonda, e create al centro un grosso incavo. Infornate per circa 2 ore e 30 a 100°
(foto 1). Estraete la Pavlova non appena si sarà formata la superficie croccante. L’interno invece dovrà rimanere morbido
(foto 2).Montate la panna con lo zucchero. Riempite l’incavo
(foto 3) con abbondante panna e frutti di bosco.
Correlati
4 Commenti
Chissà perché questo dolce mi incute una sorta di timore reverenziale… sarà il nome, sarà che le meringhe mi vengono bene una volta sì e 10 no… però questo tuo post mi ha davvero ispirato.. chissà che non trovi il coraggio di provare…
Ciao Cecilia, sembra un dessert complicato, ma credimi, è facile e veloce da preparare.
E' un dessert che io preparo spesso, sia in questa versione che in monoporzione…
Forza, coraggio, provaci!
A presto…
Claudia
Semplicemente meravigliosa 🙂
Grazie Consu…
Un abbraccio
Claudia